
Nella nuova sezione non competitiva Cinema nel Giardino della 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, troviamo il nuovo documentario diretto da Michele Santoro dal titolo Robinù, basato sui veri fatti dei baby-boss della camorra e nelle sale questo autunno distribuito da Videa.
Sinossi ufficiale: «Tu queste cose le devi fare ora. Perché così, se vai in galera per vent’anni, esci e hai tutta la vita davanti». È questa la concezione del mondo di quei soldati bambino che a 15 anni imparano a sparare, a 20 sono killer consumati e a 30 spesso non ci arrivano nemmeno… A Napoli, negli ultimi due anni, bande di adolescenti si combattono, a colpi di kalashnikov, in una guerra dimenticata che è arrivata a contare oltre 60 morti. La chiamano “paranza dei bambini”: giovani ribelli che sono riusciti a imporre una nuova legge di camorra per il controllo del mercato della droga. Una paranza che da Forcella si insinua nei Decumani, e scende giù fino ai Tribunali e a Porta Capuana: il ventre molle di Napoli, la periferia nel centro, tra turisti che di giorno riempiono le strade e gente che di notte si rintana nei bassi trasformati in nuove piazze di spaccio, il vero carburante capace di far girare a mille il motore della mattanza.
Nato da un’idea di Michele Santoro e Maddalena Oliva, Robinù è scritto dagli stessi Santoro e Oliva insieme a Micaela Farrocco e prodotto da Zerostudio’s e Videa Next Station.
Su CineCaverna il trailer ufficiale di Robinù:
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Martina Barone

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